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The nursing process in caring for the heart failure

4.15.3

The nursing process in caring for the heart failure

Il processo infermieristico nella presa in carico del paziente affetto da scompenso cardiaco dall’ospedale al territorio: opportunità nella Regione Lazio

Responsabile del Polo

Abstract

Almost all the international literature on heart failure underlines the lack of communication between hospitals and the community. In the literature, there are many nursing positive experiences, in which hospitals and territorial structures (nursing clinics, home care services, inpatient Nursing units, etc.) have defined and shared clinical care pathways (standard and individualized) for taking care of sick people suffering from chronic disease. In relation to this, the Directorate of the Lazio Region has undertaken a complex program for reorganization of the regional health service, which, starting from the redefinition of the hospital network, intends to increase the provision of health services in the community. Hospitals are, therefore, only acute care centres, while the community services will be in charge of caring for patients in the post-acute phase and especially with chronic conditions.

 

Nurses, thanks to their specific professional education can adequately respond to this new challenge by adopting models of management focused on taking charge of the sick person (as case managers, care managers, bed managers, etc.). These models are also applicable when caring for people affected by heart failure, in whom prevention, through proper and adequate information to the patient, participation in the care process, the adoption of healthy lifestyles and adherence to treatment, are the "levers" to improve the quality of life and avoid unnecessary, repeated hospital admissions. Merging the past and current experience in some contexts of the Lazio Region will serve to promote a new model of integrated care, in which hospitals and the community will have equal dignity because, both, will have the goal to meet the health needs of the public.

 

Therefore, the primary objective of the itinerant course is to spread knowledge to create, in the near future, a synergistic collaboration between the various health professionals (hospital physicians and outpatient specialists, GPs, nurses and other healthcare professionals) and the various social and healthcare institutions involved.

 

 

Key Words: Heart failure, degenerative chronic diseases, quality of life, vulnerable patient, continuity of care, nursing-led outpatient.

Background

Lo Scompenso Cardiaco (SC) è oggi nel mondo occidentale una delle patologie croniche a più alto impatto sulla sopravvivenza, sulla qualità di vita dei pazienti e sull’assorbimento di risorse. Se i notevoli miglioramenti delle conoscenze hanno ridotto la mortalità, ritardato la progressione della malattia e consentito un’accettabile qualità di vita, la prognosi dello SC rimane infausta, peggiore di molte neoplasie.

I sintomi dello SC sono associati ad una riduzione della Qualità di Vita (QdV) del paziente (Azevedo et al. 2007; Blinderman et al. 2008; Zambroski et al. 2005), ma  il rispetto di comportamenti orientati al mantenimento dello stato di salute ha effetti positivi sul miglioramento della QdV (Zhang et al. 2015)

Evidenze scientifiche indicano che un volume molto alto di pazienti con scompenso cardiaco cronico vengono riospedalizzati (Rico et al. 2015), ed il rischio di riospedalizzazione varia a secondo delle comorbilità (Health at a Glance 2012): nei pazienti con almeno una comorbilità il rischio di riospedalizzazione è a 90 giorni dalla dimissione (Hewner et al. 2015).

Altre evidenze scientifiche dimostrano che le comorbilità nello SC ne compromettono la prognosi (Martel et al., 2015) e che le comorbilità aumentano con l’età, richiedendo un trattamento assistenziale complesso (Ahluwalia et al. 2015; Martel et al. 2015).

Lo SC è associato alla fragilità del paziente e la prevalenza della patologia aumenta all’aumentare dell’età: la fragilità influenza il grado di self-care del paziente (Uchmanowicz et al. 2015).

Lo SC incide per il 2% sulla spesa del Servizio Sanitario Nazionale (Ministero della Salute, 2010)

Una possibile soluzione può essere rappresentata dall’istituzione e dal mantenimento di Servizi di continuing care rivolti a pazienti anziani e fragili con SC, che potrebbero favorire:

-          La riduzione della degenza ospedaliera

-          La riduzione del tasso di ospedalizzazione ed istituzionalizzazione

-          Il miglioramento dello stato funzionale

-          Il miglioramento della qualità di vita

 

-          Il contenimento dei costi (Scardi et al. 2007; Tibaldi 2010; Ricauda et al. 2004; Stessmann et al.1996).

Obiettivi di progetto

Obiettivi generali

Diffondere le conoscenze per creare, nel prossimo futuro, una sinergica collaborazione tra le varie professionalità (medici ospedalieri e specialisti ambulatoriali, MMG, infermieri ed altri professionisti della sanità) e le diverse istituzioni socio/sanitarie coinvolte.    

 

Obiettivi specifici

1. Promuovcere la presa in carico del paziente affetto da scompenso cardiaco;

2. Fornire strumenti idonei per la pianificazione del processo di nursing del paziente;

3. Promuovere i modelli assistenziali del bed manager, del case manager e del care manager applicati al paziente con scompenso cardiaco;

4. Favorire la conoscenza di modelli organizzativi come l’ambulatorio specialistico a gestione infermieristica volta alla continuità assistenziale tra ospedale e territorio.

Metodologia

Lezioni magistrali, presentazione di esperienze di realtà regionali con momenti di discussione e  confronto.

Risultati attesi

Sarà realizzata 1 edizione da svolgersi presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma dove verranno formati 50 infermieri.

 

Rilevanza

 

Il corso è finalizzato a far acquisire/consolidare le conoscenze e le competenze per la presa in carico della persona affetta da scompenso cardiaco.

Bibliografia

1. La Rete dell’Emergenza n.3 Regione Lazio (DGR n.420/2007).

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3. Destro C, Sicolo N (a cura di), La continuità di cure e assistenza al paziente complesso. Manuale pratico sull’organizzazione dei percorsi di cura integrati, Edizione Medico-Scientifiche, Milano, 2009.

4. Casati G, Vichi M C, Il Percorso assistenziale del paziente in ospedale, McGraw-Hill, Milano, 2002.

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 6. Pennini A, Strumenti di management per i coordinatori delle professioni sanitarie, McGraw-Hill, Milano, 2013.

7. Silvestro A, Maricchio R, Montanaro A, Molinar Min M, Rosetto P, La complessità assistenziale. Concettualizzazione, modello di analisi e metodologia applicativa, McGraw-Hill, Milano, 2009.

8. Vaccari R, Riprogettare la sanità. Modelli di analisi e sviluppo, Carocci, Roma, 2012.

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20. Spatola CF, D'Agostino F, Alvaro R, Vellone E. Gli effetti del telemonitoraggio sulla riospedalizzazione e sulla mortalità nei pazienti con scompenso cardiaco: una revisione della letteratura. Scenario 2014; 31(3): 34—41.

 

 

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