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Clinical governance, safetey of the sicks, of professionals and management of clinic risk: methods of analysis

1.14.6

Clinical governance, safetey of the sicks, of professionals and management of clinic risk: methods of analysis

Governance clinica, la sicurezza dei malati, dei professionisti e la gestione del rischio clinico: metodi di analisi

Responsabile del Polo

Abstract

This didactic proposal is drawn from the guidelines of the Ministry of Health described in the handbooks for the safety of patients and health workers, to create an audit tool and for clinical risk management, Root Cause Analysis (RCA), and the analysis of the root causes aimed at helping healthcare workers set up clinical governance.

The word Governance comes from a Latin word that means Healm and this concept will be embedded in the topics of this study.

The key elements developed in the teaching contents are:

·         The culture of organisation, leadership and accountability of all the health workers, as crucial aspects for patient safety and as indicators of quality health care.

Mmediation as Alternative Dispute Resolution (ADR) and as a strategy to address conflict in a productive manner, meeting the needs of both patients and professionals.

·         Risk management River regard to the behaviours of health workers that may lead to adverse events, such as infections linked to healthcare provision underlining:

 

-          The factors that support and do not support the actual ability of the healthcare services to control the risk of infection.

-          The actions to put into practice (surveillance, transferring into practice healthcare measures that are effective in reducing the risk of infection and the use of bundles in the various healthcare settings).

-          The principles of infection prevention linked to healthcare.

  • The prevention of adverse events during drug therapy by simulating prescription interpretation errors, preparation errors, and administration errors with a particular focus on patient safety while using cancer drugs and administering drugs to children, the concept that the action of drug administration is an action carried out by one person – a nurse who must not be disturbed – moreover it is necessary to have two nurses collaborating together during the phase of drug administration because this allows to reduce errors considerably.

 

·         The creation and running of an effective and efficient working group, as the key elements in healthcare organisations and as a lever that increases organisational wellbeing and reducing to the minimum work-related stress.

·         The prevention of violence (internal and external) against health workers, with a particular focus on causes and risk factors.

·         The promotion of patient safety by proposing the adoption of methods that require the synergic integration of healthcare workers, always taking into account the cultural and organisational context of the healthcare centre. The method proposed in this course is the so-called ‘Safety Walkaround’, which involves the visits of a group of professionals to a unit, accompanied by staff working in the same unit (managers, health workers, patients, family members, volunteers) to collect information about situations considered to be at risk. Space is dedicated to sharing aspects related to the quality of the services provided and to the certification of the organisations. The methodology used is the one produced by the audit tool that prompts clinical reflection or intermediate auditing. Healthcare organisations are highly complex systems. The causes of errors can be divided into immediate courses and remote or root causes. Acting only upon the immediate causes will not change the situation because in the future adevrse events would repeatedly occur. Therefore, it is important to know how to identify and act upon the root causes and design risk management according to a systemic approach in order to ensure the safety of the healthcare processes. Root Cause Analysis (RCA) is a structured methodology that allows to identify the root causes and implement corrective actions in the system.

Background

I sistemi sanitari si confrontano da tempo con il problema della qualità dell’assistenza che comprende non solo la dimensione clinica, ma anche le dimensioni organizzative, economiche, gestionali, etiche e giuridiche. In questo quadro il governo clinico rappresenta una modalità con cui il problema della qualità viene affrontato ponendo attenzione ai contesti relazionali ed organizzativi delle aziende sanitarie, cercando di coglierne gli elementi funzionali per promuovere e mantenere in modo sistematico la qualità dei servizi. La conoscenza da parte degli operatori sanitari delle tecniche e degli strumenti del governo clinico è un elemento centrale per la partecipazione dei professionisti allo sviluppo strategico delle organizzazioni ed è fattore basilare per la valorizzazione del ruolo e della responsabilità di tutte le figure professionali che operano in sanità. Rafforzare le competenze dei professionisti è un valore essenziale e necessario per assicurare l’erogazione di cure efficaci e sicure; a tal fine la formazione si configura come strumento indispensabile e privilegiato.

La formazione può definirsi efficace quando riesce a modificare alcuni comportamenti ed a orientare l’agire quotidiano secondo criteri di efficacia clinica ed organizzativa, è quindi fondamentale avere come obiettivo prioritario l’assenza di errori nella pratica clinica; errori sempre in agguato data la elevata quantità di variabili che possono concorrere alla accadere dell’evento avverso. Questo obiettivo prioritario deve tradursi in una attenzione continua al monitoraggio dei comportamenti ed alla promozione di metodologie adatta alla analisi del rischio clinico.

Se un processo assistenziale, in seguito al concatenarsi di fatti e situazioni, esita in un’evoluzione catastrofica che provoca danni gravi o gravissimi per il paziente si ha l’espressione di criticità estese di sistema, criticità profonde che potrebbero far prefigurare il coinvolgimento di più livelli dell’organizzazione, anche lontani dall’area organizzativa di accadimento dell’evento avverso.

Un aspetto ingannevole è che spesso i sistemi complessi presentano comportamenti apparentemente semplici. In realtà non si tratta di cause ed effetti diretti, ma di sintomi concomitanti, la cui origine deriva da dinamiche emergenti interne e profonde del sistema. Quando si cerca di eliminare un determinato problema da un’organizzazione, è totalmente inutile combattere semplicemente il sintomo in quanto esso si manifesta come prodotto di dinamiche profondamente radicate nel sistema, e sono queste dinamiche, quelle su cui bisogna agire.

Ogni organizzazione è “perfettamente progettata” per ottenere ciò che ha prodotto e non ciò che intendeva produrre. Sebbene l’evoluzione catastrofica dell’evento avverso sia solitamente l’esito probabilisticamente meno frequente che un’organizzazione possa produrre, tuttavia, anche in seguito al verificarsi di uno solo di tali eventi (evento sentinella), occorre effettuare un’analisi approfondita delle cause che hanno concorso al suo verificarsi. Attraverso l’analisi strutturata delle cause radice è possibile eseguire una “manutenzione” sistemica dell’organizzazione ed in particolare dei fattori contribuenti all’accadimento avverso che, se non corretti adeguatamente, alla successiva occasione manifesteranno la propria azione lesiva.

Obiettivi di progetto

Obiettivi generali

-          Offrire agli infermieri, indipendentemente dal loro setting assistenziale, un’opportunità di formazione nello specifico ambito del governo clinico.

-          Favorire l’efficace integrazione dei diversi operatori nel contesto lavorativo.

-          Promuovere nuovi modelli di relazione con i malati, con i loro familiari e tra gli stessi operatori sanitari per favorire il cambiamento culturale all’interno delle proprie realtà lavorative.

-          Favorire l’acquisizione di elementi di conoscenza sui concetti base della complessità delle organizzazioni sanitarie e sulla metodologia della Root Cause Analysis quale strumento di analisi delle cause organizzative degli eventi avversi

 

Obiettivi specifici

Favorire l’acquisizione di competenze e consapevolezza sui seguenti temi:

- La governance clinica.

- Le politiche per la sicurezza dei malati e degli operatori.

- Gli aspetti legali della gestione dei contenziosi.

- La gestione del rischio di infezioni correlate all’assistenza.

- La prevenzione degli eventi avversi in terapia farmacologica.

- La promozione di comportamenti idonei a prevenire rischi nella assistenza.

- La conduzione degli Audit.

 

Riconoscere ed individuare le caratteristiche di complessità di un processo assistenziale all’interno di un’organizzazione sanitaria

(ovvero il “dove organizzativo” si è verificato il problema);

Riconoscere ed individuare le classi di fattori contribuenti al verificarsi di un evento avverso (ovvero il “come”e il “perché” il processo ha manifestato la criticità);

Conoscere gli elementi costitutivi di un rapporto di RCA comprensivo del relativo Piano di miglioramento al fine di contribuire in forma attiva e consapevole ad un audit di risk management (ovvero il “chi” e il “cosa” deve fare reattivamente all’accaduto);

 

Indicatori

Realizzazione di 7 eventi formativi rivolti a 50 partecipanti della durata di otto ore, svolti in una giornata sviluppata con relazioni sugli argomenti indicati e con didattica attiva di partecipazione dei discenti a momenti di analisi e discussione di casi.

Evidenza di raggiungimento degli obiettivi specifici formativi mediante valutazioni nel corso dell’evento formativo.

Metodologia

Metodologia didattica:

Sviluppo di un programma formativo organizzato secondo la seguente scaletta e di cui si allega programma dettagliato (Allegato 1):

·         Brifieng di apertura per la conoscenza dei partecipanti e la presentazione dei contenuti e della metodologia di lavoro.

·         Lezione frontale con supporti audiovisivi e presentazione di case-study.

·         Presentazioni di casi clinici e discussione in gruppi con produzione di rapporto finale

·         Role playing

·         Presentazione di problemi e case histories

·         Confronto dibattito tra pubblico e docente

·         Verifiche di apprendimento intermedio secondo la seguente agenda dell’evento formativo:

a)      Test di apertura evento formativo

b)      Discussioni su casi/temi

Test di apprendimento finale e valutazione gradimento evento formativo 

Risultati attesi

Svolgimento di 7 edizioni nel corso del 2014

Formazione di 350 partecipanti

Raggiungimento del 80% risposte esatte nel test finale su almeno 70% dei partecipanti

Presenza di 3 docenti per ciascun evento

 

Rilevanza

I partecipanti potranno sviluppare una familiarità con lo strumento di Audit e la metodologia di valutazione della qualità degli outcome assistenziali favorendo la diffusione di sistemi di valutazione interna e la partecipazione attiva e consapevole degli operatori.

I partecipanti potranno partecipare allo sviluppo di una cultura della sicurezza vissuta in partnership tra operatori e malati, nel rispetto reciproco e nella realizzazione della alleanza terapeutica.

I partecipanti potranno sviluppare un buon grado di conoscenza in merito alle caratteristiche intrinsecamente complesse di un’organizzazione sanitaria assistenziale e potranno essere in  grado di comprendere un primo livello di analisi di un processo che ha subito un’evoluzione avversa; questi aspetti sono fondamentali per l’esercizio di un pensiero critico professionale a garanzia della qualità del servizio e della sicurezza delle cure offerte ai malati.

I partecipanti potranno acquisire conoscenza in merito al linguaggio ed alla terminologia propria dell’approccio reattivo del Risk Management, per lo sviluppo di riflessioni tra pari finalizzate alla analisi di situazioni critiche in un clima di serena e  fattiva collaborazione, sviluppando un livello culturale scientifico adeguato alla contestualizzazione di un evento avverso all’interno di un processo assistenziale e, non, di un meccanismo di colpevolizzazione dell’errore.

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