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From therapies based on drugs to therapies based on art

4.17.4

From therapies based on drugs to therapies based on art

Camminare insieme per costruire relazioni: dalla farmacoterapia alle artiterapie

Responsabile del Polo

Abstract

This educational course has presented a multidisciplinary methodology of treatment in the therapeutic setting. The main aim has been to demonstrate that some rehabilitation therapies based on different forms of art (audiovisual means, singing, music, narratives, etc…) used by different health professions, in broader clinical projects, bound to mental health, to oncology, to Alzheimer, to pediatrics, cardiac diseases ecc. are useful. The goal has been, hence, to introduce new ways of relations in the clinical and rehabilitation pathway of the person who is undergoing a prolonged period of illness.

Some of the contents of the course were dedicated to the demonnstration of these therapies in public settings, very well established in the Roman area.

Background

Con il termine di arti terapie sono comprese una serie di attività che hanno nel tempo accompagnato il lavoro riabilitativo nella salute mentale. Se vogliamo collocare la nascita delle arti terapie nella salute mentale, possiamo collocarla in Germania per opera di uno psichiatra contemporaneo di Pinel (autore della “liberazione dei folli dalle catene” durante la rivoluzione francese) Christian Reil che coniò anche il termine psichiatria e individuò un protocollo di intervento in tre fasi di cui la terza consisteva in una stimolazione intellettuale caratterizzata da attività di disegno attraverso la quale ristabilire il contatto con il mondo esterno. Queste esperienze nel tempo si consolidarono con la nascita di veri e propri laboratori di arte terapia, protocolli di ergoterapia con l’intento di trasformare gli ospedali psichiatrici in comunità attente ai bisogni dei pazienti. Nell’ottocento e nella prima metà del novecento l’attenzione della psichiatria si concentrò prevalentemente sulla psicopatologia e sulla classificazione delle malattie.

In ogni caso la produzione espressiva nei manicomi diventò sempre più importante ed entrò a far parte del percorso terapeutico.  Artisti come E.Munch, Van Gogh, De Pisis, danzatori come Nijinsky, autori teatrali come Artaud furono ricoverati in manicomio. Nel 1922 Hans Prinzhorn pubblicò il primo lavoro sistematico sulla produzione pittorica dei ricoverati in manicomio, primo esempio di quella che verrà chiamata Art Brut.

Altri ambiti sono il teatro che assume rilevanza e strutturazione definita con lo psicodramma di Moreno, la danza terapia, la musicoterapia, l’ortoterapia. Oggi poi sta emergendo in maniera importante l’approccio allo “storytelling” come modalità di relazione in medicina.

Sebbene nate nell’ambito della salute mentale, le arti terapie stanno oggi sviluppandosi anche in altre aree della medicina introducendo nuove modalità di relazione nei percorsi di cura. Riprendersi dalla malattia, trovare la motivazione a combatterla, sono strumenti preziosi per il conseguimento della guarigione intesa come il raggiungimento di un equilibrio tra capacità della persona e supporto ambientale che non può essere generalizzato e standardizzato ma declinato sulla persona e il suo contesto.

Il tentativo è quello di introdurre le professioni sanitarie a questa modalità di intervento riconoscendone il valore trasformativo dimostrato dalle recenti ricerche nell’ambito delle neuroscienze.

Obiettivi di progetto

Obiettivi generali

Sensibilizzazione e formazione delle professionalità infermieristiche rispetto alle metodologie di lavoro con pazienti affetti da disturbi gravi e prolungati tramite l’uso delle artiterapie.

 

Obiettivi specifici

  • Proporre cenni teorici in merito agli interventi in salute mentale propedeutici all’autonomia ed al miglioramento delle capacità espressive e relazionali.
  • Introduzione di metodologie relazionali sul modello delle artiterapie in diverse branche della medicina .
  • Conoscenza di elementi antropologici relativi ai trattamenti.
  • Esperienza di un setting di arte terapia specifico tramite esibizione del gruppo “musica in cammino”.

 

Indicatori

- Aumento delle conoscenze nell’ambito degli interventi in particolare nella salute mentale e in generale in medicina tramite arti terapie, valutabile attraverso questionario a risposte multiple somministrato al termine del seminario.

 

- Somministrazione questionario di gradimento e di valutazione dell’impatto formativo del seminario.

Metodologia

Lezioni frontali con dimostrazioni pratiche

Risultati attesi

Rilevanza

Sebbene nate nell’ambito della salute mentale, le arti terapie stanno oggi sviluppandosi anche in altre aree della medicina introducendo nuove modalità di relazione nei percorsi di cura. Riprendersi dalla malattia, trovare la motivazione a combatterla, sono strumenti preziosi per il conseguimento della guarigione intesa come il raggiungimento di un equilibrio tra capacità della persona e supporto ambientale che non può essere generalizzato e standardizzato ma declinato sulla persona e il suo contesto.

Il tentativo è quello di introdurre le professioni sanitarie a questa modalità di intervento riconoscendone il valore trasformativo dimostrato dalle recenti ricerche nell’ambito delle neuroscienze.

Bibliografia

Burton R.: The Anatomy of Melancholy, parte II, 1621; tr.it. dell’Introduzione: Anatomia della malinconia, a cura di J. Starobinski, Marsilio, Venezia, 1988.

Caterina R. Che cosa sono le arti terapie, Carocci, Bologna, 2010.

Cross I. The meanings of musical meanings (Comment) in: Physics of Life Reviews 8(2): 116-119.

Dörner K. Il borghese e il folle: storia sociale della psichiatria, Laterza, Bari 1975.

Ficino M. Opera Omnia, 2 vol. Basiliae, 1576, vol. I, cap. XXVIII, p. 1453.

Foucault M: Storia della follia nell’età classica; tr.it. Rizzoli, Milano, 1963.

Koelsch S. Brain and music, Wiley, London, 2013.

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