Area organizzativa
2.17.2

Piani di Assistenza Infermieristica (PAI) nelle RSA

IL PAI (Professional Assessment Instrument) nelle RSA e nelle Case di Riposo (Sistema informatico di supporto decisionale per l’assistenza infermieristica)

Responsabile del Polo

Abstract

Il Professional Assessment Instrument (PAI) è un sistema informativo infermieristico, sviluppato da un team di ricercatori dell’Università Tor Vergata di Roma grazie a un finanziamento ricevuto dal Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica. Attualmente il PAI è utilizzato in un ospedale universitario ed è parte integrante della documentazione sanitaria elettronica della struttura ospedaliera. I primi studi effettuati sul PAI, hanno dimostrato come le diagnosi infermieristiche siano in grado di descrivere pazienti con differenti complessità assistenziali e come le stesse diagnosi siano associate alla lunghezza della degenza e alla mortalità.

Partendo da questo, si  prevede lo sviluppo del PAI per le esigenze che caratterizzano le residenze assistenziali e/o le case di riposo.

Background

Negli ultimi decenni il progressivo aumento della speranza di vita della popolazione e il contemporaneo incremento delle patologie cronico-degenerative, hanno portato come conseguenza l’aumento dei bisogni assistenziali. In un quadro complesso di transizione epidemiologica, la professione infermieristica è chiamata a favorire la continuità assistenziale, superando l’approccio prestazionale a vantaggio di una presa in carico, che segua il paziente, per tutto il percorso di cura.

Per favorire questo processo di cambiamento e dare un quadro riassuntivo dell’assistenza infermieristica è necessario l’utilizzo di strumenti che permettano di raccogliere informazioni in maniera sistematica e organizzata.

Sono infatti diversi gli studi sia in Italia che all’estero che evidenziano oltre ad una carenza di dati raccolti, uno scarso utilizzo da parte degli infermieri di un linguaggio standardizzato  (1-9). 

A causa di ciò in Italia e in molti altri paesi, le informazioni sui bisogni sanitari e sulla appropriatezza delle prestazioni, nonché sui risultati di assistenza, provengono prevalentemente dalla condizione medica dell’assistito (Diagnosis Related Group [DRG]). Vengono ancora tralasciate le informazioni riguardanti lo stato funzionale dell’assistito e la sua risposta umana alla condizione di salute riscontrabile con l’elaborazione di una o più diagnosi infermieristiche.

Alcuni studi (10,11)hanno mostrato che l’inclusione delle diagnosi infermieristiche tra i dati di assistenza sanitaria, indipendentemente dal sistema DRG, possono spiegare i risultati nell’assistenza ospedaliera aumentando il potere esplicativo del sistema DRG. Infatti, le diagnosi infermieristiche associate ai DRG hanno un potere predittivo più elevato (dal 30% al 146% in più) sui giorni di ricovero, sui costi sanitari e sulla mortalità ospedaliera (10,11).

Appare quindi indispensabile, non solo per la professione infermieristica ma anche per il sistema sanitario, lo sviluppo di sistemi informatizzati che prevedano al loro interno dei Minimum Data Set Infermieristici, essenziali per valutare i risultati sugli assistiti e le risorse impiegate (12-14).

E’ opportuno considerare però che gliinfermieri hanno difficoltà nell’esprimere con accuratezza le diagnosi infermieristiche (5,12,15,16).

Il progetto, si basa sul Professional Assessment Instrument (PAI) sviluppato da un team di ricercatori dell’Università Tor Vergata di Roma grazie a un finanziamento ricevuto dal Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica. Dopo il suo sviluppo, il PAI è stato implementato in un ospedale universitario. Partendo da questo, si  prevede lo sviluppo del PAI per le esigenze che caratterizzano le residenze assistenziali e/o le case di riposo.

L’attuale normativa nazionale (17) indica come uno dei requisiti minimi organizzativi delle RSA la “...stesura di un piano di assistenza individualizzato corrispondente ai problemi/bisogni identificati” attraverso una valutazione multidimensionale che viene effettuata anche con l’uso di strumenti validati dei problemi/bisogni sanitari, cognitivi, psicologici e sociali dell’ospite al momento dell’ammissione e periodicamente.

Con la gestione del PAI nella forma informatizzata si ha la capacità di poter visualizzare ed elaborare in tempo reale qualsiasi dato richiesto, fornendo un documento di file più o meno sintetico da inviare o stampare. Altro punto di forza, essendo informatizzato, è la semplicità e la facilità di condivisione del dato da parte degli organi esterni, attraverso un accesso profilato e sicuro stabilito dalla direzione.

Considerata l’importanza del personale infermieristico nelle strutture residenziali socio-sanitarie, l’infermiere spesso è chiamato ad essere Case Manager sulla gestione del Piano assistenziale del Paziente e quindi aver il controllo organizzativo sullo stesso nonostante la presenza di altre figure professionali che, ognuno per il proprio profilo di appartenenza, stilerà diagnosi e le condividerà con l’intera equipe. Tale sistema informativo si pone l’obiettivo di poterdare supporto all’attività decisionale dell’infermiere nel formulare il piano di assistenza, basato su una terminologia standard confrontabile anche a livello internazionale e di valutarne l’impatto all’interno delle strutture socio-sanitarie e, di riflesso, creare punto di incontro con altre figure professionali (assistenti, fisioterapisti, educatori, psicologi e medici ecc ecc) per poter condividere e trovare una sintesi e programmare il miglior progetto globale sulla persona.

Obiettivi di progetto

L’obiettivo di questo progetto è quello di realizzare un sistema informatico di supporto all’attività decisionale dell’infermiere nel formulare il piano di assistenza, basato su una terminologia standard confrontabile anche a livello internazionale e di valutarne l’impatto all’interno delle strutture socio-sanitarie (RSA e Case di Riposo)

 

 

A partire dagli obiettivi già perseguiti con il Progetto PAI già in essere di seguito indicati:

 

·           Creazione di una struttura di sistema basata su classificazioni internazionali.

·           Creazione di un algoritmo infermieristico/clinico.

 

Il PAI –RSA  avrà i seguenti obiettivi specifici:

 

·           Realizzazione di un elenco di attività infermieristiche adatto al contesto delle residenze Sanitarie Assistenziali e utile alla costruzione di un linguaggio condiviso tra struttura e organismi regionali di controllo.

·           Realizzazione di un elenco di attività collaborative riguardanti altre figure professionali.

·           Realizzazione di un elenco di complicanze cliniche.

·           Creazione di una documentazione infermieristica informatizzata e trasparente nella tracciabilità delle pianificazioni assistenziali e relative registrazioni/valutazioni.

 

Metodologia

Disegno del progetto

Il progetto ripercorre quanto già eseguito nel progetto PAI inziale con un riadattamento delle diagnosi infermieristiche elaborate da un gruppo di infermieri in un periodo di nove mesi su valutazioni multidimensionali di anziani in residenza sanitaria.

Il disegno che guiderà lo studio sarà di tipo descrittivo-correlazionale.

Il progetto in una prima fase comprenderà una revisione delle diagnosi infermieristiche degli interventi e dei risultati Infermieristici correlati, da includere nel software e nella costruzione dei relativi algoritmi. Una revisione  della letteratura sarà eseguita all’interno di banche dati quali Pubmed, Cinahl e Ilisi  e tramite i testi infermieristici nazionali e internazionali.

In egual misura si eseguirà una revisione della letteratura sulle complicanze cliniche, dei relativi interventi infermieristici correlati (preventivi di monitoraggio o assistenziali),  che dovranno costituire gli algoritmi, relativi all’integrazione professionale, da inserire all’interno del software.

Successivamente alla costruzione del software si procederà con la seconda fase, la sperimentazione. Si avvierà l'arruolamento di alcune strutture socio-assistenziali in modo che queste siano rappresentative dei vari setting assistenziali esistenti nel territorio. Condizione essenziale, per l'inclusione delle strutture nella sperimentazione, è la presenza di  almeno un computer all’interno del reparto/servizio. Infine, non verranno arruolate strutture in cui non vi sia l’utilizzo di una scheda di accertamento infermieristica da almeno 6 mesi.

Lo studio sarà realizzato su strutture residenziali (RSA e CDR) con due fasi di lavoro:

a)      Modifica del PAI base con le diagnosi ritenute più significative e frequenti nella assistenza agli anziani nelle residenze ( come da analisi dei PAI cartacei già in essere)

b)      Applicazione in via sperimentale dello strumento PAI –RSA  per sei mesi nelle residenze che hanno aderito al progetto

c)      Promozione dello strumento PAI-RSA con altre residenze che siano interessate allo strumento stesso per un futuro utilizzo.

 

  1. Oggetto della rilevazione

 

Oggetto della rilevazione sono i bisogni assistenziali del paziente sono previste 7 sezioni a cui si aggiunge la sezione dei dati identificativi:

  1. Informazioni Identificative;
    1. Dati anagrafici Assistito (Nome, Cognome ,….)
  2. Scheda di accertamento diagnostico;
  3. Identificazione delle diagnosi infermieristiche;
  4. Identificazione della/e Complicanze Cliniche (C.C.);
  5. Identificazione degli Obiettivi;
  6. Definizione degli Interventi Infermieristici;
  7. Identificazione dei Risultati .
  8. Attività infermieristiche correlate ad ogni singola complicanza clinica;

 

  1. Funzioni

 

Il software avrà tra le sue funzioni quella di facilitare il riconoscimento e l’accurata espressione delle Diagnosi Infermieristiche tramite i propri fattori correlati e le proprie caratteristiche definenti (segni/sintomi).

Una volta effettuato l’accertamento infermieristico il sistema fornisce:

1.      Una serie di diagnosi suggerite automaticamente;

2.      Una valutazione relativa alla/e diagnosi;

3.      Gli interventi  relativi alla/e diagnosi.

 

Dopo aver effettuato la scelta della(e) diagnosi prioritarie per l’assistito insieme all’eziologia (fattori correlati), segni e sintomi, il sistema suggerirà una serie di interventi prioritari tra i quali l’infermiere sceglierà quelli da programmare per il raggiungimento degli obiettivi di assistenza. Per ogni intervento l’infermiere troverà una serie di attività tra cui individuerà le più appropriate alla personalizzazione dell’intervento.

Il sistema dovrà consentire, per l’ambito dell’integrazione professionale, l’individuazione della(e) complicanze cliniche associate a specifiche patologie e una volta scelto le complicanze il sistema fornirà una serie di interventi possibili.

Il sistema, inoltre, consentirà all’infermiere di replicare l’accertamento infermieristico permettendo la rimodulazione del piano di assistenza personalizzato in relazione alle mutate condizioni.

E’ prevista una diaria giornaliera, per ogni paziente, alimentata automaticamente dalle attività scelte  ed a cui si aggiunge un’area per i commenti alle singole attività ed una riassuntiva.

Risultati attesi

Dal presente studio ci si aspetta di ottenere un insieme minimo di elementi informativi, con definizioni e categorie uniformi relative alla dimensione specifica dell’assistenza infermieristica.

Tale sistema informativo si pone l’obiettivo di dare supporto all’attività decisionale dell’infermiere nel formulare il piano di assistenza, basato su una terminologia standard confrontabile anche a livello internazionale e di valutarne l’impatto all’interno delle strutture socio-sanitarie e, di riflesso, creare punto di incontro con altre figure professionali per poter condividere, fare sintesi e programmare il miglior progetto globale sulla persona.

Infine, ci si attende che  l’utilizzo di tale sistema migliori l’accuratezza della documentazione infermieristica e il ragionamento diagnostico.

L’opportunità di ragionare con strumenti condivisi e riproducibili nel contesto della assistenza alla cronicità e in ambiti residenziali diversi per aderire ad un modello concettuale che superi un concetto di mansioni svolte per andare verso la presa in carico assistenziale potenziando il valore del piano assistenziale come metodologia di lavoro qualificato e appropriato.

Bibliografia

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